Sto insieme a un ragazzo da quattro mesi del quale credo di essere innamorata, anche se da parte sua non vedo gradi slanci. Quest’estate ha passato due settimane al mare con i suoi amici da solo perché io dovevo lavorare e non gli sono mancata come è mancato, invece, a me. Avevo voglia di chiamarlo, sentirlo spesso, ma il più delle volte era impegnato o non rispondeva. Ho paura che si sia già stancato del nostro rapporto e se ci penso sto male, perché invece lui è importantissimo. Michela (Roma)
Cara Michela,
leggendo la tua lettera la prima cosa che mi è venuta in mente è che forse il vostro è un rapporto sbilanciato. Da una parte tu, molto presa e innamorata e dall’altra lui, più distante e poco coinvolto. Però quattro mesi non sono tanti e non tutti abbiamo gli stessi tempi nei sentimenti. A volte ci vuole un po’ per far funzionare le cose e magari ha solo bisogno di tempo per entrare “a pieno regime” nel vostro rapporto. Questo è ciò che mi viene da risponderti razionalmente, in maniera riflessiva. Se dovessi, invece, darti una risposta più di “pancia” ti direi di lasciar stare. Il primo periodo in una coppia, di solito, è quello dei fuochi d’artificio, dove tutto risulta essere bello e coinvolgente. Si desidera sempre stare insieme, si avvertono le farfalle nello stomaco e ogni cosa pare meravigliosa. Se questo all’inizio già manca, qualche pensiero me lo farei. Con il tempo tutti i rapporti evolvono e si trasformano. Lentamente si ridimensionano e certe sensazioni ed emozioni diventano più stabili, meno travolgenti. Se in una relazione si parte già “sgonfi”, demotivati e freddi mi chiedo cosa sarà di voi tra qualche anno. Fossi in te cercherei di fare chiarezza. Parlerei con lui e mi farei raccontare cosa sente e prova. Mi farei spiegare quali sono i sentimenti nei tuoi confronti. Se ha delle aspettative sul vostro rapporto e se sì, quali. E poi cercherei di capire se la risposta mi piace ed è in linea con i miei sogni e desideri, perché a volte, in amore, le cose sono esattamente come sembrano e non come vorremmo che fossero. Un abbraccio (A.T.)